La domanda che
normalmente verrebbe da porsi ora sarebbe: "Perché_è_ancora_illegale", ma dato
che abbiamo scoperto un motivo della storia, è il caso di fare una piccola
deviazione. I politici amano dirci che la marijuana deve rimanere illegale per
il nostro bene. Nella prossima sezione esamineremo alcuni dei cosiddetti "fatti"
sulla marijuana così potrete decidere da soli se siete d'accordo oppure no. La
proibizione della marijuana esiste per proteggerci o è solamente il risultato di
decenni di rifiuto di ammettere i nostri errori?
1) È vero che la
marijuana si insedia nelle cellule adipose e mantiene il suo potenziale per
mesi?
No. La parte di marijuana
che fa effetto viene chiamata "Delta-9-tetraidrocannabinolo". La maggior parte
delle persone la chiama THC, ma questo rischia di confondere le idee: il vostro
corpo cambia il Delta-9-THC in più molecole inerti conosciute come "metaboliti",
e che non fanno effetto. Sfortunatamente, queste particelle comprendono la
parola "tetraidrocannabinolo" e vengono anche chiamate THC- così che molte
persone pensano che i metaboliti abbiano un effetto. La letteratura anti-droga
affermano che THC si stabiliscono nelle vostre cellule adipose e poi vengono
rilasciate più tardi come quelle capsule a rilascio ritardato pubblicizzate in
TV. Dicono che vi mantengono sotto il loro effetto tutto il giorno o persino
più a lungo. Questo non è vero, la marijuana mantiene il proprio effetto
solamente poche ore, e non è giusto pensare che una persona che fallisce un test
sulla droga è sempre drogata. Due di questi metaboliti sono chiamati
"11-idrossi-tetraidrocannabinolo" e
11-nor-9-carbossi-delta-9-tetraidrocannabinolo", ma noi li chiameremo 11-OH-THC
e 11-nor. Queste sono le particelle che risiedono nelle vostre cellule adipose.
Non c'è quasi più Delta-9-THC dopo alcune ore dall'aver fumato marijuana, e
studi scientifici che misurano gli effetti della marijuana sono d'accordo.
2) Ma.. non è vero
che oggi la marijuana è molto più potente che negli anni sessanta? (O, più
spesso.. marijuana è 10 volte più potente di quanto lo fosse negli anni
sessanta!)
BENE! In effetti, non è
vero, ma se lo fosse, significherebbe che fumare marijuana oggi è più innocuo
che negli Anni Sessanta. (Cannabis più potente significa fumare di meno, il che
significa a sua volta meno danni ai polmoni per il fumo). Le persone che usano
tali statistiche semplicemente non sanno di cosa stanno parlando. A volte
affermano persino che oggi la marijuana è 20 volte più potente, il che è
fisicamente impossibile perché dovrebbe essere "maggiore" del 100% del
Delta-9-THC. La verità è che la marijuana non è poi cambiata così tanto di
forza, se lo è, nelle ultime centinaia di anni, nonostante tutta la nostra
moderna tecnologia. Prima che la marijuana venisse resa illegale, le drogherie
vendevano tinture di cannabis che superavano il THC di più del 40%. Persino
così, il punto è discutibile, perché i fumatori di marijuana sono oggetto di una
chimica particolare chiamata "auto-titolazione", il che significa che fumano
fino a quando sono soddisfatti e poi si fermano, così non è molto importante che
la marijuana sia più potente in quanto essi ne fumerebbero di meno. La marijuana
non è come le salviette pre-umidificate. Non c'è niente che obblighi i
fumatori di marijuana a fumarne una sigaretta intera se non lo vogliono. Le
persone che utilizzano spesso la marijuana sono abituati a fumarla da diverse
forniture, e sanno perfettamente che se fumano una sigaretta intera di marijuana
molto potente otterranno il risultato di "essere troppo fatti". E dato che
"essere troppo fatti" non è un'esperienza particolarmente piacevole, i fumatori
imparano presto ad andare con calma nel fumare, e controllare la qualità del
fumo quando non ne conoscono la forza.
3a) La marijuana
danneggia il cervello?
Risposta breve: No Risposta completa: La
ragione per cui chiedete questo è perché probabilmente avete sentito o letto da
qualche parte che la marijuana danneggia le cellule celebrali, o vi rende
stupidi. Tali affermazioni sono errate. L'idea che la marijuana uccida le
cellule celebrali è basata su ricerche effettuate durante la seconda Pazzia
della Sigaretta. Uno studio cercò di dimostrare che fumare marijuana danneggiava
le strutture cerebrali delle scimmie. In ogni caso, lo studio venne effettuato
in modo impreciso e fu severamente criticato dal comitato di una rivista
medica. Studi successivi non dimostrarono alcun danno al cervello, in effetti
uno studio molto recente sulle scimmie di Rhesus ha usato una tecnologia così
sensibile che gli scienziati potevano vedere l'effetto dell'apprendimento sulle
cellule celebrali, e non trovarono alcun danno. Ma questo era la Pazzia della
Sigaretta II, e i proibizionisti cercavano qualsiasi cosa potesse mantenere in
scacco il movimento di legalizzazione della marijuana., così lo studio venne
ampiamente usato nella propaganda anti-marijuana . Venne sconfessato tempo
dopo. (Sino ad oggi, i gruppi radicali anti-droga, come P:R:I:D:E: e quello
del Dr. Gabriel Nahas hanno continuato ad usarlo. In effetti, il programma più
popolare di educazione alla droga: "Educazione alla Resistenza dell'Abuso di
Droga", sostiene che la marijuana "può danneggiare la percezione della memoria e
la capacità di giudizio distruggendo le cellule celebrali". Quando la polizia
e gli insegnanti leggono questo e ci credono, il nostro lavoro diventa veramente
arduo, in quanto ci vuole molto tempo per spiegare ai bambini come Ms. Jones e
il poliziotto Bob si sbagliavano.) La verità è che nessuno studio ha mai
dimostrato nessun danno cellulare, stupidità, guasto celebrale o pazzia dovute
specificatamente all'uso della marijuana - nemmeno un uso pesante. Ciò non
significa che non possa essere usata male.
3b) Se non
danneggia le cellule celebrali come fa a "tirarti su" allora?
Danneggiare le cellule
celebrali non è un requisito fondamentale per "tirarsi su". La marijuana
contiene una sostanza che si sostituisce ad un'altra sostanza naturale del
cervello, con alcune differenze. Questa sostanza tocca alcuni "bottoni " sulle
cellule celebrali chiamati "recettori". Fondamentalmente la marijuana
"solletica" le cellule celebrali. L'alcool, la droga legalizzata, solletica
anche lui le cellule celebrali, con la differenza che le danneggia e le uccide
producendo delle tossine (veleno) e a volte dei piccoli attacchi. Inoltre,
alcune droghe consumano i "bottoni" che toccano, ma la marijuana no.
4) Si può morire
per aver fumato la marijuana?
Nessuno è mai morto di
overdose. Per ogni sostanza ci sono persone che ne sono allergiche. Con la
marijuana questo è estremamente raro, ma può succedere con qualsiasi cosa, dalle
mele alle torte. Nessuna morte è mai stata collegata direttamente alla
marijuana. Al contrario, molte droghe legalizzate registrano centinaia e
centinaia di migliaia di morti all'anno, e principalmente tra loro abbiamo
alcool, nicotina, valium, aspirina e caffe ina. Il maggior pericolo con la
marijuana è di essere illegale e qualcuno potrebbe mischiarla con altre droghe
come PCP. La marijuana è talmente sicura che è praticamente impossibile
andare in overdose con essa. I dottori determinano quanto è sicura una droga
misurando quando di essa è necessaria per uccidere una persona ( lo chiamano
LD50) e paragonandolo con la quantità della stessa droga viene normalmente
assunta (ED 50). Questo rende la marijuana centinaia di volte più sicura di
alcool, tabacco o caffeina. Secondo un Giudice della DEA, la "marijuana è la
sostanza attiva terapeutica più sicura conosciuta dal genere umano".
5) Ho dimenticato,
ma la marijuana può causare brevi amnesie?
L'effetto della marijuana
sulla memoria è estremamente plateale e il più semplice da notare. Molti
fumatori inesperti si ritrovano ad avere degli improvvisi, inaspettati e molto
strani sbalzi di memoria. Questi in genere prendono la forma di una completa
dimenticanza di cosa stavate parlando proprio nel bel mezzo di una frase
importante. In ogni modo questi sintomi in genere si ritrovano solo mentre una
persona è nella fase di "picco". Non diventa un fenomeno permanente, ed esami di
fumatori incalliti di marijuana non hanno mostrato alcun problema di memoria o
di riflessione. Più fumatori sembrano inoltre in grado di ricordare le stesse
cose di quando non sono sotto l'effetto della marijuana. Studi che hanno
sostenuto di mostrare danni temporanei alla memoria non hanno superato analisi
approfondite e non sono stati ripetuti. Nuovi studi mostrano che la marijuana
non danneggia i processi della memoria sul mondo reale. La marijuana può in
effetti rallentare leggermente i tempi di reazione, e questo effetto è stato
qualche volta scambiato come problema di memoria. Per mettere le cose nella
giusta prospettiva un gruppo di ricercatori fece trattenere il respiro ad un
gruppo sotto controllo, come lo trattengono i fumatori di marijuana. La
marijuana risultò produrre solamente circa il doppio di effetti nei test di
questo tipo. Molti usano la marijuana per studiare. Altri non possono, per
qualche ragione, usare marijuana e compiere atti che implichino riflettere
profondamente. Nessuno sa cosa faccia la differenza.
6a) La marijuana
può rendere psicotico il mio fidanzato?
La marijuana non "causa"
alcuna psicosi. Persone psicotiche possono fumare la marijuana e avere un
attacco, ma non c'è niente nella marijuana che inizi o aumenti tali attacchi.
Naturalmente se una persona con problemi mentali riceve marijuana da fumare per
la prima volta o senza esserne a conoscenza possono spaventarsi e diventare
"strani". Alcune persone che soffrono di acuti problemi psicologici spesso usano
la marijuana per farvi fronte. Per questo motivo alcuni ricercatori hanno
dedotto che la marijuana sia la causa dei loro problemi, quando invece ne è un
sintomo. Se avete sentito dire che la marijuana fa diventare pazzi questo è
probabilmente il motivo.
6b) I fumatori di
marijuana tendono ad isolarsi dalla società?
Per alcuni versi, sì.
Probabilmente però la ragione va da ricercarsi nella paura di essere arrestati.
La stessa situazione esiste con persone socialmente disadattate o mentalmente
malate. Individui con problemi emozionali trovano che la marijuana sia
distensiva, e allora a volte tendono ad utilizzarla più spesso del fumatore
abituale. Gli analisti lo notano e tendono a pensare che sia la marijuana a
causare il problema. Questo è un errore che ferisce il paziente, in quanto il
loro dottore danno meno importanza alle loro vere esigenze concentrandosi invece
sul modo di farli smettere nella loro abitudine alla droga. A volte la cannabis
li aiuta persino a rimettersi. Si può abusare della cannabis, e può rendere
peggiori queste situazioni, ma gli psicologi dovrebbero avvicinarsi alla
marijuana con una mentalità più flessibile o rischiano di urtare i sentimenti
dei loro pazienti. La marijuana da sola non rende antisociali. In effetti, un
vasto studio di adolescenti ha scoperto che fumatori saltuari di marijuana sono
maggiormente adattati delle persone "non drogate". Sarebbe divertente, ma è un
problema serio. Ci sono bambini con problemi emozionali che li trattengono dal
partecipare a comportamenti sani ed esplorativi. Essi necessitano di aiuto, ma
al contrario sono ignorati. Fumatori di marijuana che non hanno alcun bisogno di
aiuto se lo ritrovano forzatamente, e allo stesso tempo la marijuana si prende
la colpa per caratteristiche di personalità e problemi di persone che amano
usarla impropriamente.
7) È vero che la
marijuana rende pigri ed demotivati?
No, se siete degli adulti
responsabili non lo fa. Chiedete all'Esercito degli Stati Uniti. Hanno compiuto
uno studio che non ha mostrato alcun effetto di questo tipo. Se fosse vero,
perché molte culture orientali e i giamaicani userebbero la marijuana per
aiutarsi a lavorare più duramente? "La sindrome demotivazionale" è iniziata come
mito dai mass media basata sullo stereotipo razziale del pigro ubriacone
messicano. I proibizionisti sostenevano che la marijuana rendeva la gente
inutile e svogliata. Da allora, comunque, è stato scientificamente studiato, ed
un sintomo che rassomiglia alla sindrome demotivazionale in effetti è stata
trovata. Ma colpisce solamente gli adolescenti - gli adulti non ne sono colpiti.
Quando una persona raggiunge l'adolescenza, in genere il suo desiderio di
lavorare in genere aumenta, ma questo non accade ai giovani che usano
regolarmente la marijuana - persino solo nei fine settimana. Gli studi attuali
coinvolgono scimmie, non gli esseri umani, e i risultati non sono verificati, ma
studi più vecchi che provavano a dimostrare tale sindrome demotivazionale,
riuscivano solo quando analizzavano gli adolescenti. Gli adulti non ne sono
toccati. I sintomi non sono permanenti, e le motivazioni ritornano ai livelli
normali diversi mesi dopo la cessazione dell'uso della marijuana. In ogni caso,
un piccolo numero di persone potrebbero essere anche essere sensibili a tale
effetto. I medici avranno bisogno di studiare questo più a fondo prima di sapere
esattamente il perché.
8) La marijuana
introduce all'uso di droghe più pesanti?
Questo è totalmente falso.
In effetti, i ricercatori stanno studiando il modo di utilizzare la marijuana
per aiutare i dipendenti da crack a smettere. Ci sono 40 milioni di persone
in questo paese (Stati Uniti) che hanno fumato marijuana in determinati periodi
della loro vita - come mai non ci sono decine di milioni di eroinomani allora?
Ad Amsterdam, sia la marijuana che la cocaina hanno avuto un calo nell'uso dopo
la legalizzazione della marijuana - anche se c'è stato un leggero aumento
nell'uso della cannabis subito dopo la legalizzazione. Al contrario di molte
droghe che rendono dipendenti, la marijuana non ha alcun effetto di questo
genere. Alcune persone hanno persino riferito di aver subito un effetto
contrario. Sarebbe a dire che più a lungo l'hanno utilizzata e minor quantità
gli serve perché ne sentano l'effetto. In questo modo i fumatori di marijuana in
genere non si annoiano dopo qualche tempo sentendo la necessità di "qualcosa di
più forte". Eventualmente, quindi, la marijuana trattiene le persone che la
usano da cercare droghe più pericolose. L'idea che usare la marijuana porta
all'eroina o peggio viene chiamata la "teoria d'ingresso" o la "teoria delle
pietre miliari" E' stato uno dei trucchi preferiti degli artisti della
propaganda antidroga, in quanto dipinge la marijuana come qualcosa di insidioso
con pericoli nascosti. Non c'è mai stata nessuna vera statistica per comprovare
quest'idea, ma in un qualche modo è stato il fenomeno a cui i giornali si sono
attaccati di più durante la Pazzia della Sigaretta II. (Forse perché la CIA
cercava qualcuno da incolpare per l'aumentato uso di eroina dopo il Viet-Nam).
La teoria d'ingresso della droga non in genere più accettata dalla comunità
medica. I proibizionisti si appellavano ai numeri che mostravano come una vasta
percentuale di fruitori di droghe pesanti "aveva iniziato con la marijuana". Gli
ritornò indietro - molti fruitori di droghe pesanti usano anche la marijuana. Ci
sono due motivi. Uno è che la marijuana "attutisce" gli effetti di alcune di
queste droghe. L'altro è un fatto recentemente scoperto sulla psicologia
dell'adolescente - c'è un tipo di personalità che usa le droghe, principalmente
perché sono eccitanti e pericolose, un brivido. Dal punto di vista sociologico
un'altra teoria sul tipo della precedente è stata discussa e che sostiene essere
la marijuana la fonte della sottocultura della droga, e conduce ad altre droghe
attraverso tale cultura. Per lo stesso motivo ciò è falso - la marijuana non
crea la sottocultura della droga, ma è la sottocultura della droga ad utilizzare
la marijuana. Vi sono molti fruitori di marijuana che non sono parte della
sottocultura. Questo ci porta ad un altro esempio di come la legalizzazione
della marijuana possa attualmente ridurre l'uso di droghe illegali. Anche se non
esiste alcun effetto magico "pietra miliare", le persone che scelgono di
acquistare marijuana spesso lo fanno da spacciatori che trattano molte altre
droghe illegali. Significa quindi che essi hanno accesso a droghe illegali e
possono decidere di provarle. In questo caso è la legge che porta all'uso di
droghe pesanti. Se la marijuana fosse legale, il mercato delle droghe sarebbe
separato, e meno persone inizierebbero ad usare le droghe illegali. Forse è per
questo che l'entrata in trattamenti di emergenza per droghe pesanti è diminuita
negli Stati che hanno legalizzato la marijuana negli anni Settanta.
9a) Non voglio che
i minorenni fumino marijuana. Come posso impedirlo?
Legalizzatela. Possono
fumarla, ora; è facile da reperire quanto gli alcolici. Ci sarebbe meno
marijuana venduta nelle scuole, nei campi di giochi, angoli delle strade se
fosse venduta legalmente tramite le farmacie, in quanto gli spacciatori non
potrebbero competere con i prezzi. Se siete genitori, la scelta sta veramente a
voi: volete che i vostri figli sguscino con i loro amici di nascosto a comprare
la marijuana per strada, o preferite parlare loro con calma e spiegarli perché
dovrebbero aspettare fino ad essere un pò più grandi? I vostri figli non
verranno da voi a dirvi che usano droghe illegali, ma se non fosse una cosa
tanto grave, forse vi darebbero la possibilità di spiegare cosa pensate al
riguardo. Tra l'altro, preferite forse che i vostri figli vadano più velocemente
verso cocaina e super alcolici? Tenete anche presente che i bambini hanno una
naturale tendenza a fare quello che non dovrebbero. E' chiamata curiosità.
Facendo tanto chiasso attorno alla marijuana la si rende interessante (alcuni lo
chiamano il fattore "frutto proibito"). Questo fattore viene potenziato quando
gli viene mentito dagli insegnanti e dalla polizia sulle droghe - perdono il
rispetto per la scuola ed il governo. Per molti versi è l'isterismo sulle droghe
che provoca maggiori danni. Quando i fruitori di marijuana non fanno alcuna di
quelle cose orribili che gli era stato detto, i ragazzi possono pensare che
anche le altre droghe più pesanti sono innocue. I vostri ragazzi non vi
rispetteranno a meno che non siate calmi e gli diate buone motivazioni per le
vostre regole. Il primo passo è quindi per voi genitori, di imparare come stanno
veramente le cose a proposito della droga.
9b) I ragazzi non
potrebbero rubare le piante di marijuana coltivate da altre persone?
Se siete preoccupati che
rubino le piante di canapa coltivate nei campi dovreste sapere che la canapa
commerciale non contiene molto THC (la sostanza attiva). E se dovessero fumarla
probabilmente gli verrebbe un mal di testa. Altrimenti, dovrebbe essere
responsabilità del coltivatore di prendere le misure necessarie per prevenire i
furti. La maggior parte della marijuana "casalinga" è comunque coltivata in
casa. Se i ragazzi della vostra città non hanno di meglio da fare che
gironzolare a rubare la marijuana per fumarla, forse la città dovrebbe aprire
una biblioteca o fornirgli altri svaghi.
10a) Non sapete
che la marijuana fa diminuire il livello di testosterone nei ragazzi adolescenti
causando diversi problemi fisici e di sviluppo?
La marijuana non fa
diventare dei ragazzi sani e forti in tante femminucce, assolutamente no. Questa
tattica per spaventare (chiamatela, se volete, omofobica) era un metodo
utilizzato dalla letteratura antidroga. Cerca di tenere lontani i ragazzi dalla
marijuana raccontandogli fondamentalmente che li fa diventare delle ragazze. I
ragazzi non dovrebbero probabilmente usare molta marijuana (per la sindrome
demotivazionale) ma i rischi non sono spaventosi. I saggi anti-marijuana
usavano questa idea durante la Pazzia della Sigaretta II, ma gli studi citati
sono per la maggior parte sbagliati o male interpretati. Questo non vuol dire
che la marijuana non abbia effetti sullo sviluppo infantile, ma semplicemente
che questi non sono così drastici come alcune persone vorrebbero farli sembrare.
In effetti sono ancora abbastanza sconosciuti.
10b) L'uso
intensivo della marijuana abbassa il livello spermatico nei maschi?
Non molto (se non per
niente) e questo comunque potrebbe anche rivelarsi positivo. Non vi rende né
impotenti né sterili ( se così fosse - non ci sarebbero più Rastafarians in giro!).
Date a quei testicoli un po' di riposo! La marijuana non è certamente un metodo
anticoncezionale, quindi per favore non andate a raccontarlo al/alla vostro/a
amante. Non è nemmeno un afrodisiaco, non fa venire voglia di fare all'amore.
Quello che fa, ad alcune persone, è di rendere tutto semplicemente un pò più
sensuale - fa gustare maggiormente il cibo e rende sentimenti ed emozioni più
vividi.
10c) Ho sentito
dire che l'uso della marijuana da parte delle ragazze adolescenti può
danneggiare la produzione di ormoni, il ciclo mestruale e la fertilità. È vero?
Anche questo non è provato,
ma non ci sono comunque dati disponibili (e non verranno dagli Stati Uniti - le
leggi attuali americane proibiscono le ricerche sulle donne). Questa è la
versione femminile della tattica maschile sull'essere trasformati in femminucce.
Per quanto si sa fino a questo momento è solamente una tattica per spaventare.
11) Non mi
ricordo: la marijuana può causare problemi temporanei di memoria?
Vattene.
12) Fumare
marijuana non è peggio che fumare sigarette?
Ci sono molte ragioni per
cui non lo é. Avrete sentito dire che "fumare una sigaretta di marijuana
equivale a dieci sigarette" ma è un'esagerazione e non è corretto. Marijuana
contiene più catrame che nicotina - ma le sigarette con basso contenuto di
catrame causano tanto cancro quanto le altre, e quindi cosa vuol dire questo?
Gli scienziati hanno mostrato che fumare qualsiasi tipo di pianta è dannoso per
i polmoni perché aumenta il numero di "lesioni" nelle piccole vie respiratorie.
In genere questo non è una minaccia per la vita, ma è una possibilità per delle
infezioni. Coloro che fumano marijuana e sono preoccupati trovano meno
pericoloso prendere la marijuana mangiandola o vaporizzandola ( ma attenzione -
la marijuana si può mangiare ma il tabacco no - e potreste andare in overdose!).
La marijuana non sembra causare tanto cancro quanto il tabacco, comunque. Qui di
seguito elenchiamo una serie di fatti sul fumo di tabacco e quello della
marijuana:
-
I fumatori di marijuana
in genere non fumano a catena, e quindi fumano meno (la marijuana non causa
dipendenza come il tabacco): Più è potente la marijuana e meno se ne fuma.
-
Il tabacco contiene
nicotina mentre la marijuana no. La nicotina può indurire le arterie e può
essere responsabile per molti problemi di cuore causati dal tabacco. Nuove
ricerche hanno dimostrato che può anche causare molto del cancro nei fumatori
di tabacco e nelle persone che vivono o lavorano dove viene fumato il tabacco.
Questo perché si trasforma in un cancro che crea una sostanza chiamata "N
Nitrosamina" quando viene bruciato (e forse anche mentre si trova all'interno
del corpo).
-
La marijuana contiene THC. Il THC è un
bronco-dilatatore, il che significa che funziona come lo
sciroppo per la tosse aprendo i polmoni aiutando ad eliminare fumo e sporco.
La nicotina funziona in modo opposto; ostruisce i polmoni e rende sempre più
difficile tossire.
-
Ci sono dei benefici a
fumare la marijuana (a parte il dilatare i bronchi) che non si ottengono dal
tabacco. Principalmente la marijuana fa rilassare, il che migliora la salute
ed il benessere.
-
Gli scienziati non sanno
veramente cosa nel tabacco provochi il cancro maligno dei polmoni. Molti
pensano possa essere una sostanza conosciuta come Piombo 210. Naturalmente ci
sono molte altre teorie su cosa lo provochi, ma se questo è vero, è facile
vedere come mai NON RISULTANO CASI DI CANCRO AI POLMONI DAL SOLO USO DELLA
MARIJUANA CHE SIANO STATI DOCUMENTATI, perché il tabacco contiene molto di più
di questa sostanza della marijuana.
-
Le leggi sulla marijuana
rendono difficile usare la marijuana senza danneggiare il proprio corpo. I
bollitori ad acqua per marijuana sono illegali in molti stati. Le sigarette
col filtro, i vaporizzatori e gli inalatori devono essere prodotti in gran
quantità, il che è difficile da fare "di nascosto". Non si mangia spesso
marijuana perché ne serve una quantità maggiore ed è costosa e difficile da
procurarsi (questo è il motivo per cui alcune persone si abbasseranno a fumare
le foglie) Può sembrare buffo - ma più la marijuana è legale e più è sicura.
È abbastanza ovvio ai fumatori di
marijuana che le leggi che la proibiscono non sono "per il loro bene". Oltre a
quello di cui abbiamo parlato qui sopra, la marijuana legale sarebbe pulita e
senza adulteranti. Alcuni aggiungono altre droghe alla marijuana prima di
venderla. Altri vi spruzzano sopra gli spray deodoranti per l'ambiente o la
imbevono in sostanze chimiche come la formaldeide! Molta marijuana è coltivata
all'esterno, dove può essere spruzzata con pesticidi o contaminata da funghi
pericolosi. Se il governo si curasse veramente della nostra salute, creerebbe
un'agenzia che dovrebbe assicurarsi che venga venduta solo marijuana di qualità.
Questo sarebbe più economico del mantenerla illegale, ed eviterebbe alla gente
di stare male e finire ai trattamenti di emergenza.
13) I bambini nati
da madri che fumano marijuana soffrono della Sindrome Fetale da
Marijuana"?
Se una tale sindrome esiste,
i casi sono talmente rari che non può essere dimostrata. Molte madri fumano
marijuana durante la gravidanza in quanto le aiuta a controllare la nausea
chiamata "nausea mattutina" e molti affermano che addirittura aumenta l'appetito
e riduce lo stress. Questo risulta essere particolarmente importante in paesi
meno sviluppati, dove le moderne cure mediche non sono facilmente disponibili,
ma anche in questo caso, i benefici derivanti da un uso responsabile della
marijuana possono superare i rischi persino sotto la moderna medicina. Studi
condotti in Giamaica hanno mostrato come madri che fumano marijuana in
gravidanza hanno bambini più sani, ma questo potrebbe derivare al guadagno extra
generato dalla vendita della marijuana e da altri fattori. E' stata una bugia
abbastanza comune durante la guerra alle droghe sostenere che la marijuana e
specialmente la cocaina causavano malformazioni alla nascita o problemi
comportamentali come fa l'alcool. Questo spaventa le madri che vengono spinte a
ritenere che le droghe sono "cattive". Queste affermazioni non sono basate su
ricerche scientifiche - molte non prendono nemmeno in considerazione lo stile di
vita o le condizioni di vita delle madri prima di mettersi a puntare l'indice
contro le droghe. Ovviamente le madri in attesa non dovrebbero fumare
marijuana per quanto possibile. Se si abusa della marijuana si può creare un
problema di salute sia per la madre che per il bambino. Il Delta-9-THC
attraversa la placenta ed entra nel feto. Stranamente, però, il metabolite della
marijuana, 11-nor-carbossi-delta-9-THC non lo fa, e il feto non trasforma il
delta-9-THC in 11-nor come fa il corpo della madre, così i bambini che devono
ancora nascere non sono esposti all'11-nor. Il terzo trimestre è il periodo
maggiormente vulnerabile. I genitori dovrebbero tenere questi fattori in
considerazione quando decidono di usare la cannabis.
14) È vero che la
marijuana causa molti incidenti automobilistici?
Non proprio. Le persone che
usano la marijuana hanno lo stesso (se non inferiore) tasso di incidenti
automobilistici delle altre. Studi sul fumare marijuana durante la guida
mostrarono che rallenta il tempo di reazione, ma non tanto quanto
l’alcool. Ancora, coloro che guidano in stato di eccitazione da marijuana si
sono dimostrati meno stupidi sulla strada (mostravano una chiara "accentuata
avversione al rischio"). Studi recenti hanno enfatizzato che è l’alcool ad
essere il maggior pericolo sulle nostre strade, e che le droghe illecite non
sono neanche lontanamente paragonabili quanto a pericolosità. Per quanto
buffo possa seise in incidenti
automobilistici risultavano positive a test sulla marijuana. Per diversi motivi
questi studi non si possono considerare validi:
-
Alcuni studi usano test
per la droga che dicono solamente se una persona ha usato marijuana
nell’ultimo mese.
-
Alcuni erano fatti presso
dei college o in altre aree dove il bere, l’uso della marijuana e gli
incidenti d’auto erano frequenti, e non correggevano per età o uso di
alcool.
-
In molti di questi studi
c’erano più persone "fatte" uccise al volante - ma non per colpa loro, e
quando i test della polizia avevano indicato la marijuana questa non era da
incolpare per gli incidenti.
15) Non vi
spaventa l’idea che qualcuno potrebbe rimanerci invischiato?
La marijuana non produce
sintomi da astinenza per quanto forte possa essere. Crea un’abitudine
(psicologica) ma non una dipendenza (fisica). La maggioranza delle persone che
smettono di fumare la marijuana non hanno nemmeno bisogno di pensarci due volte.
Paragonare la marijuana con le droghe che creano dipendenza è molto
sciocco. Perché una droga crei una dipendenza fisica deve essere
"rinforzante", provocare crisi di astinenza e produrre tolleranza. La marijuana
è rinforzante perché ci si sente bene, ma non fa le altre due cose. Caffeina,
nicotina e alcool provocano tutti una dipendenza fisica.
16a) L’analisi
delle urine come mezzo di selezione del personale è una buona idea? Voglio
essere sicuro che i miei affari siano mandati avanti da persone sicure.
No! Alcuni dei vostri più
brillanti, infaticabili e affidabili impiegati fumano marijuana. Quando fate
questi test mettete chi usa la marijuana sullo stesso piano di chi ne abusa:
quello della disoccupazione. I test anti droga sono pessima politica aziendale
(senza contare il fatto che invadono la vita privata). Se un lavoratore ha un
problema di droga potete con un test dire quanto bene fa il suo lavoro.
Licenziare "tutti" coloro che usano droga danneggerà i vostri affari, vi costerà
del denaro e creerà verso di voi molto risentimento - e perché? Non c’è nemmeno
la minima prova che coloro che usano la marijuana hanno problemi di salute o
incidenti. I vostri impiegati probabilmente si risentiranno del fatto di
subire un test; un test che permette ad un datore di lavoro di governare le
azioni di un impiegato nel suo tempo libero - persino quando queste azioni non
toccano il modo di lavorare. (Come detto in precedenza, i test sulla marijuana
non dicono se una persona è sotto il suo effetto. Dicono solamente se è stata
usata marijuana nelle ultime settimane): Chiedere ad un lavoratore di urinare in
una provetta di plastica una volta al mese non è il modo migliore per farli
sentire parte dell’azienda, o di farsi degli amici. C’è una crescente
preoccupazione sui test anti droga, a volte perché sbagliano e accusano la
persona sbagliata, ma principalmente perché possono essere usati per ottenere
altre informazioni riservate su di un lavoratore. Degli avvocati hanno iniziato
a domandarsi persino se sono costituzionali.
16b) Tutto questo
non vale comunque la pena per diminuire i rischi di incidenti e spese per la
salute?
Tutti sanno che quelli che
usano marijuana sono pessimi impiegati, giusto? Sbagliato - o almeno qualcuno ha
dimenticato di comunicarlo ai milioni di infaticabili lavoratori che fumano
marijuana. Le compagnie che producono i test anti droga vi daranno pile di
statistiche con cui dicono di provare come l’uso della marijuana vi costa del
denaro. La verità è che vi sono altrettanti studi che mostrano come coloro che
usano marijuana riescono meglio, utilizzano meno le cure mediche, e producono di
più di quelli che non la usano. Prima di acquistare un test anti droga per il
vostro lavoro, siate sicuri di sentire l’altra versione della storia. Negli
anni Ottanta, l’amministrazione Bush promosse moltissimo i test anti droga. In
effetti George Bush aveva calcolato il costo dell’uso di droga a più di 60
bilioni di dollari all’anno, basandosi su di uno studio che si supponeva
mostrasse che le persone che avevano usato marijuana in un qualche periodo della
loro vita avevano meno successo delle altre. Lo stesso identico studio potrebbe
essere usato per mostrare che persone che oggi usano spesso marijuana ed altre
droghe illegali hanno maggior successo. C’è qualcosa che non quadra, e quando
aggiungete che diversi vecchi capi della DEA e Boss della droga ora possiedono o
lavorano nell’industria delle analisi delle urine, tutta questa storia inizia ad
essere abbastanza strana.
17) Non sarebbe
meglio rinchiudere tutti i drogati?
Come pensate di mantenerli?
Già adesso, un buon cinque per cento della popolazione di questo paese (U.S.)
sono sotto custodia (incluso libertà condizionata, libertà su cauzione e libertà
provvisoria). Assassini e stupratori vengono rilasciati dai penitenziari per far
posto ad altri "con biglietto omaggio" – ci sono circa 2500 fan dei Grateful
Dead nelle nostre prigioni federali. Tenere una persona in prigione per un anno
costa circa 20.000 dollari. Gli Stati Uniti sono in testa per numero di
imprigionati - 425 persone su 100.000 sono dietro alle sbarre. Nel sistema
Carcerario Federale un quinto dei prigionieri sono colpevoli di reati di droga
che non hanno compiuto nessun reato violento. Le leggi dei singoli stati sono in
genere meno rigide, ma le sentenze statali ingiuntive minime per droga tendono a
divenire sempre più popolari. Le nostre prigioni e le aule di giustizie sono
così affollate che il rapporto annuale dell’Associazione Americana degli
Avvocati sullo stato del Sistema di Giustizia è fondamentalmente una lunga
richiesta di eliminare le leggi sulla droga che imprigionano i fruitori. Persino
l’amministrazione Clinton riconosce che chiudere le persone in prigione non
rappresenta la soluzione. Questo è specialmente vero per coloro che hanno
problemi di abuso di droghe - queste persone necessitano trattamenti, non
maltrattamenti. La guerra alla droga ha fissato sentenze minime per crimini
di droga nei testi di legge. Se non togliamo quelle leggi (almeno) ci troveremo
in una pessima situazione per la fine del secolo. Una politica retroattiva della
legalizzazione o della decriminalizzazione della marijuana sarebbe un grosso
passo in avanti per aiutare a risolvere questa crisi. Consideriamo anche
questo - Una volta che una persona viene messa in prigione, diventa molto ostile
verso il resto del mondo. Sarà probabilmente perseguitato mentre è lì, e molto
probabilmente apprenderà comportamenti criminali da delinquenti violenti e
incalliti. E ci sono parecchie possibilità che prenda l’AIDS o la tubercolosi
prima di essere rilasciato. Imprigionando coloro che usano la droga vi scavate
una vera e propria fossa in cui cadere - ne vale la pena? Tra l’altro, molte
di queste persone non meritano di finire in prigione. Perché mai dovrebbero
andarci solo perché gli piace sentirsi "su" con la marijuana? Specialmente se
qualcuno può bere alcolici e non essere arrestato...che razza di legge è? Dovete
pensare a che tipo di mondo vi state costruendo prima di agire. La polizia del
futuro come tratterà le persone? Quanto avete intenzione di lasciare mano libera
al governo sul trattamento da riservare a coloro che usano droghe? Quanti dei
vostri stessi diritti sacrificherete cercando di mettere in prigione i
"drogati"?
18) Ho sentito
dire che la marijuana contiene più di 400 sostanze chimiche... Ebbene?...
Vero, e allora? Ci sono
anche più di 400 sostanze chimiche in diversi cibi (tra cui il caffè, che ne
contiene più di 800, e molti carcinogeni per topi) e non si vede nessuno
arrestare la gente al Mc Donald’s o multare le persone per Aver Mangiato durante
la Guida. Solo il THC è molto psicoattivo; alcune altre sostanze hanno pure
piccole percentuali di psicoattività. La gente che usa la marijuana non si
ammala di più e non muore giovane o perde il lavoro (eccetto quando sottoposta
ai test) e nemmeno ha bambini mutanti, quindi qual è il punto? Il fatto che
vi siano più di 60 originali sostanze chimiche nella cannabis chiamate "cannabinoidi" è qualcosa che gli scienziati trovano molto interessante. Molti
di questi cannabinoidi potrebbero avere importanti effetti come medicine. Per
esempio, il "cannabinolo" è un cannabinoide che aiuta le persone che soffrono di
insonnia. I dottori ritengono che sia a causa di questa sostanza che molti
pazienti preferiscono usare la marijuana piuttosto che le pillole di Delta-9-THC
(chiamate dronabinol) -il cannabinolo elimina l’effetto "picco" e calma i nervi.
Un altro cannabinoide. L’acido cannabidiolico" è un antibiotico molto efficace,
come la penicillina. Molte di queste sostanze possono essere estratte dalla
marijuana senza alcuna particolare attrezzatura di laboratorio.
19) Quella roba
non interferisce con il sistema immunitario rendendo più facile prendere il
raffreddore?
La marijuana (Delta-9-THC)
ha un effetto "immunosoppresivo" Agisce su certe cellule nel fegato, chiamate
macrofagi, più o meno nel modo in cui agisce con le cellule celebrali. Invece di
stimolare le cellule, però, le blocca. Questo effetto è temporaneo (come il
"picco") e se ne va rapidamente; le persone sofferenti di sclerosi multipla
possono in effetti trovare tale effetto utile nel combattere la
malattia. Ricerche recenti hanno anche trovato che i metaboliti della
marijuana rimangono nei polmoni sino a sette mesi dopo aver smesso di fumare.
Mentre sono lì, il sistema immunitario dei polmoni potrebbe risentirne (ma i
macrofagi non si "spengono" come nel fegato). Gli effetti del fumo di per sé
sono probabilmente peggiori degli effetti del THC, e durano altrettanto a
lungo. Detto questo, i dottori non hanno ancora deciso se i fruitori di
marijuana sono a rischio per i raffreddori oppure no. Con la possibile eccezione
della bronchite, non ci sono cifre che suggeriscano che coloro che usano la
marijuana prendano più facilmente il raffreddore, ma... questo non ha impedito a
Carlton Turner, (consigliere sotto Nixon per la politica contro la droga)
dall’affermare in diverse occasioni durante i suoi discorsi pubblici che la
marijuana provocava l’AIDS e l’omosessualità. Le sue affermazioni erano talmente
ridicole che il Washington Post e Newsweek Magazine si presero gioco di lui, ed
egli fu costretto a dimettersi. Oggi, i pazienti in cura per l’AIDS usano la
marijuana per curare i loro sintomi senza alcun problema apparente. Alcuni studi
suggeriscono che la marijuana potrebbe addirittura stimolare certe forme di
immunizzazione. Ricercatori hanno provato a mostrare gli effetti principali sul
sistema immunitario umano, ma se la marijuana ha davvero effetti sostanziali,
buoni o cattivi, questi sono o troppo tenui o troppo piccoli per essere notati.
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